Se per gli addetti ai lavori il Far East Film Festival è una vetrina interessante sul cinema asiatico, per i giovani udinesi è diventato -da tredici anni a questa parte- uno dei rari periodi in cui la città è viva, dinamica e affascinante. Per i fuorisede attratti dalla cultura invece, diventa un buon motivo per tornare a casa e spendervi il periodo di limbo tra fine esami e ri-inizio di lezioni.
I film in programma sono tanti, alcuni interessanti e altri un po’ meno (consiglio Punished, un thriller hongkonghese), ma la vera attrattiva secondo me sta nell’ atmosfera: è strano vedere un po’ di cultura “forestiera” entrare prepotente nella rigida mentalità friulana. Talmente rigida, che qualche assessore vorrebbe eliminare questa manifestazione in favore dei corsi per insegnare il friulano nelle scuole…
Polemiche a parte, è stata una settimana abbondante di eventi in città, serate insolite, e gente simpatica da ogni parte di Italia (saluto i miei nuovi amici cagliaritani Nicola, Davide, Matteo e Rossana, e vi consiglio un blog sul Giappone, molto più interessante di questo!), il tutto unito a buoni amici milanesi (diciamo pure “fratelli”… ciao Michela e ciao Frangeli!), buoni amici udinesi (Pino, Filippo, Silvia, Marco e le Alessie, Marta…) e a tutti quelli che mi sono dimenticato di menzionare… e di incontrare in così poco tempo
E come la fine di tutte le cose belle, faccio ritorno a Milano una domenica sera, un po’ meno felicemente del solito, rituffandomi nella mia nebbia di dubbi.
Ora spero che il registro cambi e che le cose prendano una direzione quantomeno voluta. Grazie ancora a chi ha reso possibili queste giornate, mamma e papà compresi. A presto.